Ansia da prestazione: paura di perdere l’erezione
Nella sessualità il corpo sa sempre quando è il momento di vivere un rapporto sessuale e quando è il caso di rimandare…
Sicuramente quando non viviamo la sessualità come un problema, ci avviciniamo alla partner con molta tranquillità, senza tensioni con il desiderio di attuare l’atto sessuale al fine di goderne i piaceri che ne derivano.
Non stiamo lì a valutare se l’erezione è presente oppure no, non ci preoccupiamo di poterla “perdere” da un momento all’altro ma ne godiamo le sensazioni che quel gesto ci dà. Può capitare che a volte forziamo l’atto sessuale pur non avendone “voglia” solo per far contenta la partner o perchè non le sappiamo dire di “NO”. I motivi possono essere questi e molti altri quando noi decidiamo di avere un rapporto sessuale con il nostro corpo “in disaccordo con noi”.
In questi casi la possibilità di una perdita d’erezione o di una mancanza di erezione pur avendone il desiderio è alta. Da li a poco è possibile che in noi si sviluppi quella che viene definita “ansia da prestazione”
Secondo quanto scritto dalla Simonelli , l’Ansia da prestazione è un’ansia derivata dal timore di non essere in grado di portare a compimento l’atto sessuale, spesso legata ad una precedente esperienza di insuccesso. Essa stessa diviene una delle principali cause immediate delle disfunzioni sessuali attivando una sorta di circolo vizioso.
È un fenomeno che sta quindi alla base di varie disfunzioni sessuali sia maschili che femminili e che sta sempre più prendendo piede per via dell’impatto sociale che il modello sessuale importato dai media e dalla società sta diffondendo. Il significato dell’ansia varia da persona a persona e può essere determinato dalla paura del giudizio, oppure essere legato ad un bisogno d’affermazione e di sicurezza, o ancora al desiderio di dominare il/la partner grazie al piacere causato che impedisce la ricerca di altri partner.
Questo snatura l’approccio istintuale ed emotivo del rapporto sessuale, entrambi i sessi si sentono in dovere di rispettare dei canoni impersonali ed irrealistici magari a seguito di una prestazione sessuale considerata non di successo, andando cosi a creare il circolo vizioso di cui sopra che potrà portare a sintomatologie sessuali come ad esempio, nei maschi, disturbi dell’erezione, eiaculazione precoce e, nella donna, al disturbo dell’eccitazione, della lubrificazione e dell’orgasmo.
Se i tentativi autonomi di risolvere la situazione non dovessero aver successo e il problema dovesse permanere nel tempo, lo specialista cui far riferimento è lo psico-sessuologo. L’utilizzo di farmaci, in assenza di una patologia fisiologica, è sconsigliato in quanto si potrebbe creare un rapporto di dipendenza dal farmaco stesso.
Superare l’ansia da prestazione vuol dire modificare il modo di vedere, vivere ed entrare in relazione con la sessualità, sostituire le emozioni disfunzionali e l’ansia con un vissuto più in sintonia con se stessi, più rilassante e meno esigente.
Dott. Francesco Battista Sessuologo
Dott.Giacomo Del Monte Sessuologo